Ancora sospeso dopo mesi e mesi il provvedimento che deve introdurre, nell'ambito del federalismo fiscale, la cedolare secca sugli affitti. E' dall'estate che lo si attende e ancora non se ne vede con certezza e chiarezza l'attuazione.
Nell'incertezza rimangono inquilini e proprietari corretti, che non sanno se devono pagare la tassa di registro in scadenza questo mese, mentre la commissione impegnata in giochi di potere se la prende comoda.
Inoltre, non si capisce perché, visto che di cambiare concettualmente il tipo di tassazione si tratta, questa tassazione a percentuale fissa, il legislatore intenda applicarla esclusivamente ai contratti ad uso abitativo.
Già il legislatore, con la liberalizzazione degli affitti ad uso abitativo, ha dimenticato di assoggettare alla nuova legge i contratti uso ufficio, che sono rimasti inspiegabilmente legati alla decrepita e ormai sorpassata legge dell'equo canone (1978).
Ora si dimentica anche di uniformare la legislazione in materia di prelievo fiscale. Tutto questo non ha senso.
Infatti, perché non far emergere l'evasione anche per i contratti uso ufficio? Perchè non mettere meglio in moto tutto il mercato immobiliare degli affitti e ridare fiducia ai proprietari che, piuttosto, un appartamento lo tengono sfitto per tanti motivi che vanno dalla difficoltà di ottenere in tempi ragionevoli il rilascio di un immobile, alle incalcolabili spese di manutenzione che non possono essere detratte dalle imposte, al rischio che al rilascio l'inquilino non si faccia carico del ripristino dello stato dei luoghi alle condizioni in cui l'appartamento era stato consegnato.
Se, come promesso, la cedolare secca partirà, il contribuente ne vedrà gli effetti solo dal giugno 2012, esattamente fra un'anno e mezzo, quando presenterà la denuncia dei redditi relativa al 2011 e potrà scegliere a quale regime fiscale assoggettarsi, perchè, sia ben chiaro, la lentezza di questo governo nel decidere e governare sulle cose veramente importanti per il paese continua a pregiudicare l'economia. E con un governo così, che un giorno tramite i suoi massimi esponenti dice una cosa ed il giorno dopo se la rimangia sana sana, quale proprietario o inquilino potrà fidarsi che questi provvedimenti rimangano poi effettivamente in vigore e non vengano abrogati alla velocità di un meteorite, lasciando i contribenti che ci avevano fatto affidamento in serie difficoltà?
C'è ben poco da ridere. Allora, visto che tanto la fine del mondo è prevista per dicembre 2012, proprietari ed inquilini, se volete beneficiare di questo piccolo risparmio fiscale, scordatevelo.
Meglio fare un bel buffo, tanto poi, una volta spariti tutti, chi ve li chiede più i soldi?
Cosa dicono gli altri?
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LUNEDI' 10 GENNAIO 2011
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 10 gen - "Idee e proposte, sulla cedolare per gli affitti si susseguono. Ma una cosa e' certa: o e' una cedolare secca o finira' per lasciare tutto com'e'". Lo afferma il presidente di Confedilizia Corrado Sforza Fogliani, dopo l'ennesima ipotesi nell'ambito del federalismo municipale. "L'effetto psicologico e pratico - aggiunge - verrebbe meno e questo minerebbe alla base la riforma. La proprieta' edilizia ha bisogno di fiducia per tornare all'affitto, non di complicati arzigogoli. Il conflitto d'interessi tra proprieta' ed inquilini, ci sta. Ma non deve essere un espediente per giocare al rialzo dell'aliquota fissata all'unanimita' dal Consiglio dei ministri. Se si vuole differenziare l'aliquota dei contratti cosiddetti concordati, bisogna scendere e non salire. La delusione supererebbe ogni positivo effetto psicologico, col rischio di far saltare tutto. Del resto, con l'aliquota attuale la copertura c'e' gia', come ha dichiarato in audizione il direttore del dipartimento delle Finanze Lapecorella. Nuove coperture eventuali si possono trovare anche al di la' di quelle derivanti dall'emersione del nero". bab (RADIOCOR) 10-01-11 12:37:42 (0157)IMM 5 NNNN
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