mercoledì 17 novembre 2010

Maroni v Saviano



Ieri quando ho sentito le reazioni di Maroni riguardo alle frasi dette da Saviano sul modo di agire delle mafie e di come cercano interlocutori nell'ambiente politico, ho provato stupore e ho pensato quanto segue:
i latini dicevano: excusatio non petita, accusatio manifesta che letteralmente significa "Scusa non richiesta, accusa manifesta", ed equivale a dire "Chi si scusa, si accusa".

Se vogliamo usufruire di un fonte di informazione quale può essere Wikipedia, per essere rapidi, troviamo anche una semplice spiegazione che qui trascrivo:

"il significato di questa locuzione è: se non hai niente di cui giustificarti, non scusarti. Affannarsi a giustificare il proprio operato senza che sia richiesto può infatti venir recepito come un atteggiamento sospetto, un indizio del fatto che si abbia qualcosa da nascondere."

Orbene, che le mafie cerchino interlocutori fra i politici lo sanno ormai anche i bambini, quindi non c'è nè da stupirsi nè da inalberarsi nel sentirlo dire.
Perchè allora Maroni, che non è tra l'altro il leader del carroccio, ha reagito così? Saviamo non ha mica detto che la Lega cerca interlocutori fra i malavitosi.

Eppure la reazione è stata la seguente: non risponde Bossi ma Maroni, che è Ministro degli Interni, (non è da sottovalutare il fatto che Saviano vive sotto scorta e le scorte dipendono proprio dal Dicastero di cui è a capo Maroni).
Ho avvertito come sovrabbondante la frase del ministro che invita Saviano a ripetere le sue affermazioni guardandolo negli occhi. Ho avvertito tutto il comportamento come una vera e propria intimidazione.

Questa mattina ho letto che allo scrittore quell'espressione sul guardare negli occhi gli ha fatto rivenire in mente un messaggio analogo che il  boss della camorra Francesco Schiavone-Sandokan gli fece recapitare tramite i propri avvocati.
"La risposta del ministro Maroni mi ha ricordato un altro episodio quello in cui dopo aver scritto una lettera al boss della camorra Sandokan Schiavone l'avvocato di questi rispose: 'Voglio vedere se Saviano ha il coraggio di dire queste cose guardando Sandokan negli occhi'. Per la prima volta da allora ho riascoltato questa espressione. E sulla bocca del ministro dell'Interno certe parole sono davvero inquietanti".

E allora stamattina ho pensato che se la sensazione che avevo avuto ieri non era poi così lontana da quello che ha pensato e provato Saviano allora ci avevo preso in pieno.

Una chicca che trovo interessantissima: il boss della camorra e capo storico del clan dei Casalesi, Antonio Iovine, è stato arrestato nel pomeriggio di oggi mercoledì 17 novembre dalla polizia. Iovine era latitante da oltre 14 anni.

Che combinazione! O che tempismo?

mi viè da ridere

Pare che ora il Ministro, che sembra proprio aver fatto tutto da solo, abbia proposto a Saviano una tregua.
E meno male!

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